Udatinos

Sensibili all’acqua

Residenza d’artista e installazione collaborativa
con l’artista Oriana Persico


un progetto di Fondazione Cariverona nell'ambito di Panta Rei

Con
Her: She Loves Data
Urbs Picta
Contemporanea - Università di Verona
Musei Civici di Verona | Museo di Storia Naturale

in collaborazione con
Educational City
Legambiente Verona
Ecomuseo Mare Memoria Viva


Il progetto


Inserito all’interno del programma pubblico del progetto Panta Rei, Udatinos si articola come residenza d’artista e installazione collaborativa che si sviluppa nell’arco di un anno da settembre 2024 a ottobre 2025.

L’intento del progetto è quello di replicare lo stesso modello di pratiche realizzate in una prima esperienza a Palermo nella città di Verona, sulla scorta di un progetto di rete nazionale delle città fluviali.

L'esperienza viene quindi riscritta e studiata per lo specifico veronese, modalità ed esiti saranno inediti e frutto dello specifico lavoro sul territorio.

Che cos’è Udatinos


Una piantina artificiale alimentata dai dati, che comunica agli esseri umani il benessere dell’acqua generando suoni e luce.

Udatinos è una tecnologia fragile che vive di relazioni, stabilendo con l’ambiente e gli attori del suo ecosistema un nuovo patto sociale basato sulla Cura. Ad alimentarla sono i “Custodi dell’Acqua”: gli esseri umani che, muniti di sensori e conoscenza, si recano sulle sponde di fiumi, mari, laghi, ghiacciai per generare i dati necessari alla sua sopravvivenza.

Proprio come un sistema vivente, la pianta artificiale è caduca: se non viene alimentata dal suo ecosistema, lentamente si spegne smettendo di emettere suoni e luci.





L’esperienza a Palermo

Il primo Udatinos è stato realizzato a Palermo presso Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva fra il 2020 e il 2021, attraverso il bando Creative Living Lab del Ministero della Cultura.

Il progetto ha coinvolto 16 Custodi dell’Acqua, fra cittadin*, attivist*, student* e ragazz* che hanno raccolto, tramite l’utilizzo di sensori, dati relativi allo stato di salute del fiume, successivamente usati per alimentare l’opera d’arte infoestetica e datapoietica: una pianta/scultura animata dai dati.

A quattro anni di distanza dalla chiusura del progetto, Udatinos è ancora vivo.

Il progetto è un nuovo modo di conoscere ed interagire con l’ecosistema fluviale dell’Oreto. Intorno all’opera nuovi format di formazione e fruizione culturale, basati sulla collaborazione fra l’arte, la scienza e la disponibilità di dati, sono stati sviluppati autonomamente da un gruppo di custodi.




Udatinos a Verona

Le fasi del progetto che seguono il ciclo di vita di una pianta

Il progetto si svolge su un anno solare, e per questo si è deciso di adottare una timeline che per analogia segue il ciclo di vita della pianta – dalla semina al raccolto – seguendo le stagioni.

A differenza di Udatinos Palermo, dove la pianta è stata selezionata dagli artisti, Udatinos attiva un processo partecipativo che coinvolge la città dalle fasi iniziali del progetto attraverso una scelta collaborativa della pianta. 

Inoltre, le scuole, a partire dai docenti, saranno il fulcro di attivazione dei Custodi dell’Acqua e dei workshop. L’obiettivo è trasformare i e le partecipanti in mediatori di conoscenza, attivando e inserendo l’esperienza di Udatinos nei propri percorsi formativi durante l’anno scolastico, sia attraverso il PCTO che attraverso visite ed escursioni sul fiume Adige

Sono coinvolte dall’inizio del progetto in qualità di partner anche associazioni ambientaliste, dipartimenti universitari, associazioni attive nella cura dell’Adige, che partecipano alla costruzione dei workshop e delle attività di generazione dei dati sul fiume (escursioni alla scoperta della natura e della qualità dell’acqua, a cavallo fra l’arte, la scienza e l’ambiente).




Le fasi del progetto









Webinar / giovedì 27 febbraio 2025

Custodi a Palermo


Un webinar di preparazione preliminare al progetto educativo con le scuole, l’università e i partner di progetto volto a presentare l’esperienza di Palermo, favorire lo scambio di pratiche ed esperienze e facilitare la connessione tra Verona e Palermo con lo sviluppo di una rete di solidarietà intorno ai fiumi.  

Con: Cristina Alga (Ecomuseo Mare Memoria Viva Palermo), Paola Bommarito (docente e curatrice) per il progetto di Udatinos Palermo, Oriana Persico, Museo di Storia Naturale (Prof. Latella e Prof. Andreatta), Univr Dipartimento Informatica (Prof. Quaglia), Legambiente Verona (Alessandro Pezzo), scuole secondarie di secondo grado coinvolte (Istituto Fermi e Istituto Copernico Pasoli), student* universitar*, team educativo Urbs Picta (Valeria Marchi e Martina Lonighi).






Workshop / venerdì 21 marzo 2025
Museo di Storia Naturale di Verona

Piantumazione.
L'(i)Naturale Selezione di una Pianta


Obiettivo del workshop: individuare, attraverso un processo collaborativo e partecipativo tra Custodi (studenti partecipanti al programma PCTO di Panta Rei) ed esperti, la pianta simbolo di Verona e del suo fiume.

Programma e interventi della giornata:

Marta Ugolini, Assessora alla Cultura, al Turismo e ai Rapporti con l'Unesco del Comune di Verona | Francesca Rossi, Direttrice dei Musei Civici di Verona | Jessica Bianchera, Università di Verona - Direttrice artista del progetto

L’ecosistema del fiume Adige - aspetti ecologici generali
a cura di Alessandro Pezzo (Legambiente Verona)

Aspetto botanico dell’ecosistema del fiume Adige e approfondimento della botanica fluviale
a cura di Sebastiano Andreatta (Museo di Storia Naturale di Verona)

L’aspetto zoologico dell’ecosistema del fiume Adige
a cura di Leonardo Latella (Museo di Storia Naturale di Verona)

Selezione collaborativa della pianta: workshop performativo
a cura di Oriana Persico e Stella Saladino

- FASE 1: Plant Game (Selezione individuale e di gruppo)
- FASE 2: Transizione Cibernetica (Selezione della giuria, composta da: Leonardo Latella, Conservatore Zoologo e responsabile delle collezioni naturalistiche del Museo di Storia Naturale di Verona; Sebastiano Andreatta, Responsabile della sezione di Botanica  del Museo di Storia Naturale; Alessandro Pezzo, Ecologo, Membro del Direttivo di Legambiente Verona; Vera Papuzza, docente dell’Istituto Fermi); Martina Lonighi, referente Progetti, Urbs Picta; Valeria Marchi, Responsabile Formazione, Urbs Picta; Oriana Persico, artista e autrice di Udatinos; Stella Saladino, artista e ricercatrice indipendente esperta in Intelligenza vegetale.)




La nuova pianta-icona di Verona: Reynoutria Japonica



Reynoutria Japonica è una pianta minacciosa e pioniera. La forza del suo apparato sotterraneo è tale da perforare asfalto e cemento, scalzare rivestimenti, insinuarsi tra tubature e impianti domestici. Come Internet, è un rizoma. La sua capacità replicativa ci è di ispirazione in un momento storico come questo, in cui forse ci sentiamo tutti un po’ minacciati: dai venti di guerra, dal cambiamento climatico, dalla precarietà, dall’incapacità di immaginare futuri. Una vita che riesce ad autoreplicarsi anche solo da piccoli resti e frammenti di se stessa (o di memoria), è un monito per la sua capacità infestante ma anche una speranza di sopravvivenza in un mondo in cui la capacità distruttiva dell’essere umano può annientare l'intero ecosistema. Quel frammento da cui, forse, potremo rinascere.

Reynoutria J. non resiste, si ribella. Esplora, colonizza, ripopola spazi e fessure. Impavida e impudica rompe e spacca le architetture umane, prendendosi gioco del dominio della tecnica e della nostra centralità. Un’icona ecologica della globalizzazione che ci ha sedotto con la sua bellezza ornamentale resistente e a basso costo facendosi trasportare in giro per il pianeta, controversa e ambigua come la nostra relazione con l’ambiente - e per questo capace di interrogare il nostro inconscio collettivo. 

Questa pianta è stata scelta dagli studenti del PCTO insieme alla giuria come simbolo di resistenza, crescita, forza e vita. Una pianta aliena che si è insediata nel territorio veronese per volere dell’uomo e che per volere dell’uomo diventa ora icona del fiume Adige e di Verona.
La pianta possiede dentro sé la resistenza e la capacità di potersi riprodurre a partire da un piccolo residuo, un segnale chiaro più che mai nei tempi che stiamo vivendo di come si possa ripartire anche da un piccolo frammento di memoria e di vita.


“La capacità replicativa di Reynoutria J., che così fortemente ha colpito i futuri Custodi, parla al nostro inconscio collettivo in un momento storico in cui forse ci sentiamo tutti un po’ minacciati. Avere a che fare con gli alieni nei nostri ecosistemi in forte mutazione è una lezione da cui possiamo imparare molto.”

Oriana Persico e Stella Saladino







Workshop / 9 maggio 2025
Università degli Studi di Verona - Dipartimento Informatica

Preparazione
alla data-generation


Un workshop rivolto a student* delle scuole secondarie di secondo grado e a student* universitari che aderiscono al progetto formativo diventando in questo modo Custodi dell’Acqua del fiume Adige.

Con: Oriana Persico e Stefano Colarelli, Dipartimento Informatica (prof. Quaglia), Direttore per l’analisi dell’acqua tramite droni Univr, Legambiente Verona (Alessandro Pezzo), scuole secondarie di secondo grado coinvolte (Istituto Fermi e Istituto Copernico Pasoli), student* universitar*, team educativo Urbs Picta (Valeria Marchi e Martina Lonighi).

Obiettivi e fasi del workshop:

  • I dati, le tecnologie: come usarli e come coinvolgere gli studenti in collaborazione con il Dipartimento di Informatica dell’Univeristà di Verona
  • Uso della sensoristica per generare dati e costruzione/uso dei sensori
  • Mapping: dove generare i dati con Legambiente Verona e il Dipartimento di Informatica dell’Università di Verona








Incontri / maggio 2025

Data-generation


12-21 maggio 2025
Esplorazione in gommone del fiume Adige con gli studenti, i partner e il team con Legambiente Verona e Canoa Club/Adige Rafting.

21 maggio 2025
Prove di visite/laboratori sul fiume Adige con un racconto della biodiversità dell’ambiente fluviale e prima generazione di dati per l’alimentazione della piantina biotecnologica.  

sabato 24 maggio 2025
Custodi dell’acqua a Verona

Per festeggiare la Giornata Mondiale della Biodiversità 2025 (22 maggio) i Custodi dell’acqua si mettono in azione con una giornata di laboratori per cittadine e cittadini sul fiume Adige con il racconto della biodiversità dell’ambiente fluviale e la generazione di dati per l’alimentazione della piantina biotecnologica.
 






Fase finale / settembre - ottobre 2025

Germinazione


È la fase di collaudo, test e installazione dell’opera prima della presentazione ufficiale.





Presentazione dell’opera / ottobre 2025

Raccolta


Udatinos viene presentata ufficialmente durante ArtVerona 2025 con un momento dedicato alla restituzione dell’opera alla cittadinanza: cittadin*, partner di progetto, addett* al lavoro, scuole e  docent*. Seguirà un generazione collettiva dei dati sul fiume con analisi dei dati che renderà visibile “la voce dell’Acqua”.