La mostra introduce VISUAL ART COLLECTIONS MANAGEMENT AND CURATING, progetto di Fondazione Cariverona realizzato in collaborazione con Università di Verona, Accademia di Belle Arti di Verona, IUSVE, Urbs Picta e a cura di Jessica Bianchera, finalizzato alla formazione dei giovani e all’analisi di dinamiche sociali, culturali e territoriali attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea. Nel suo primo ciclo, il workshop coinvolgerà gli studenti in una riflessione sul ruolo dell’arte, e in particolare della fotografia, come strumento di analisi, documentazione e rilettura di un territorio, sia nella sua dimensione urbana/architettonica, sia in quanto luogo di produzione culturale e sede di dinamiche sociali complesse.


Anticipando e aprendo i lavori del workshop, la mostra HOW MANY LANDSCAPES? vuole porre una serie di riflessioni sulla relazione tra fotografia e paesaggio, partendo da un corpus di opere di Gabriele Basilico (1944-2013) - uno dei maggiori fotografi italiani del Novecento – presente nelle collezioni di Fondazione Cariverona.
Le immagini realizzate da Gabriele Basilico sono parte della serie Architettura e Memoria (2005-06) incentrata sul complesso architettonico degli Ex Magazzini Generali di Verona. Il lavoro, pur facendo parte del periodo maturo dell'autore, presenta una serie di elementi di grammatica visiva che rimandano alle sue storiche serie, che da Milano. Ritratti di Fabbriche (1978-81) inaugurano quel suo peculiare modo di guardare che rende sorprendentemente monumentali gli edifici minori della periferia colti in momenti di silenzio e privi di persone.


Pur mantenendo un costante dialogo con l'opera di Basilico, il progetto espositivo HOW MANY LANDSCAPES? intende restituire una polifonia di punti di vista sull’indagine del paesaggio contemporaneo attraverso il lavoro di 8 artisti italiani: Paola De Pietri, Francesco Jodice, Silvia Mariotti, Filippo Minelli, Alessandro Sambini, Alberto Sinigaglia, Davide Tranchina e Jacopo Valentini. La mostra si snoda in una serie di suggestivi ambienti espositivi della sede della Fondazione Cariverona. Si parte con una serie di visioni che perseguono e rinnovano la mimesi del reale come le immagini di Francesco Jodice (Napoli, 1967), il quale lavora sulla città di Venezia tralasciandone gli stereotipi visivi a cui siamo abituati per indagare la dinamiche socio-politiche alla base della sua storia; Jacopo Valentini (Modena, 1990) fissa nei suoi scatti le stratificazioni identitarie insite nei paesaggi e Paola De Pietri (Reggio Emilia, 1960) incentra la serie Improvvisamente sulle “cicatrici” e le nuove forme di abitato sorte a seguito del terremoto nella Marche; Silvia Mariotti (Fano, 1980), con un intervento in bilico tra scultura e fotografia, rende un inedito senso del sublime naturale prettamente contemporaneo. In mostra vi sono  autori che danno vita a paesaggi irreali come Davide Tranchina (Bologna, 1972) o chi come Filippo Minelli (Brescia, 1983) e Alberto Sinigaglia (Arzignano, 1984) decostruisce gli immaginari comuni della rappresentazione a cui siamo usualmente abituati ragionando sul linguaggio stesso. Infine, Alessandro Sambini (Rovigo, 1982) si affida ad altri tipi di “occhi”, un’intelligenza artificiale che genera immagini slegate dal reale parte di quelll’iconosfera globale in cui siamo immersi vivendo a contatto con il visivo. Tutte queste pratiche sono legate a un’idea di paesaggio quotidiano inteso come elemento vissuto giorno per giorno dove il territorio, i segni della presenza antropica e la percezione diventano un tutt'uno.



Public Program




Visite guidate in mostra


Incontri in mostra/visite guidate a cura di Valeria Marchi:
sei appuntamenti alla scoperta della mostra "How Many Landscapes?" per incontrare la cittadinanza in una serie di visite guidate che stimolino la riflessione sulle opere e i temi proposti.





Workshop - Laboratorio di Cianotipia

Laboratorio di cianotipia con Claudia Corrent per bambini dai 6 ai 12 anni

“I laboratori sono pensati per educare i ragazzi ad avere uno sguardo più consapevole nei confronti dell’immagine. Qui alcune fotografie dei workshop utilizzando il collage, la pinhole (foto scattate con le scatole da scarpe), la cianotipia (foto blu con foglie, fiori), i rayogrammi, passando per i chimigrammi e il rollage. La didattica inoltre si compone di progetti legati alla narrazione fotografica come i laboratori di ritratto e autoritratto, reportage e l’uso della Polaroid.”

Claudia Corrent è fotografa freelance ed è laureata in filosofia con una tesi di estetica sul rapporto tra la filosofia e fotografia di paesaggio. Ha collaborato con la Repubblica, Der Spiegel, Courrier International e Die Zeit. Nel 2019 vince il primo artisti della Provincia autonoma di Bolzano, il premio Riaperture, il Capalbiofotofestival, nel 2018 vince il concorso "Debut" a Vilnius in Lituania ed è tra i finalisti del Premio Fabbri. L’attività espositiva comprende mostre personali e collettive a New York, San Francisco, Vilnius, Milano, Roma, Genova, Venezia. Organizza laboratori didattici presso musei e istituti scolastici (Mart, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo). I suoi ambiti di interesse sono focalizzati verso la narrazione di storie soprattutto legate a tematiche antropologiche/sociali e al rapporto tra l’uomo e l’ambiente. Ultimamente la sua ricerca si concentra sugli archivi e la memoria familiare. È rappresentata dall'agenzia LUZ.





Workshop - Architettura e Paesaggio

ARCHITETTURA E PAESAGGIO di Alberto Sinigaglia

Il workshop di Fotografia di architettura trasferisce le competenze adeguate per la corretta realizzazione di fotografie professionali di edifici con luce naturale. Il tema della fotografia architettonica sarà affrontato sia dal punto di vista storico e critico sia da quello tecnico. Verrà mostrato agli studenti come impiegare al meglio il mezzo digitale per arrivare a strutturare un progetto di fotografia architettonica per cui sarà svolta una parte pratica di shooting basata su una lista di edifici presenti nel comune di Verona la cui qualità architettonica verrà riscoperta attraverso la fotografia. A conclusione si affronteranno l’editing e la post produzione delle immagini.




Talk - How Many Landscapes?


How Many Landscapes?
Dibattito critico sullo sviluppo urbanistico e architettonico di un territorio in relazione alle dinamiche sociali e culturali che lo definiscono.

sabato 11 dicembre h 17.00

A confronto il punto di vista dell’architettura, dell’urbanistica, della fotografia, della sociologia e della critica artistica.Intervengono: Paola De Pietri, artista in mostra Marco Castrignanò, sociologo urbano Marino Folin, architetto e urbanista Pierluigi Grigoletti, architetto Carlo Sala, critico d'arte e curatore della mostra Jacopo Valentini, artista in mostra Modera Jessica BiancheraIl talk si inserisce nell'ambito della 17^ Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, dedicato all’arte del nostro tempo e al suo pubblico. Per l'occasione la mostra How Many Landscaps? sarà visitabile liberamente per l'intera giornata a partire dalle ore 10.00. Al termine del talk sarà possibile visitare la mostra insieme al curatore e agli artisti.


How Many Landscapes?


Gabriele Basilico / Paola De Pietri, Francesco Jodice, Silvia Mariotti, Filippo Minelli, Alessandro Sambini, Alberto Sinigaglia, Davide Tranchina e Jacopo Valentini

A cura di Carlo Sala





un progetto di
Fondazione Cariverona

in collaborazione con
Urbs Picta

direzione artistica
Jessica Bianchera





opening 16 ottobre h 19.30
dal 16 ottobre al 12 dicembre 2021

orari di apertura:
sabato 16 ottobre dalle 10 alle 23
domenica 17 ottobre dalle 10 alle 19
dal 18 ottobre al 12 dicembre su appuntamento scrivendo a direzione@urbspicta.org e segreteria@fondazionecariverona.org

via Achille Forti, 3/A, Verona
Vicolo Due Mori, 4, Verona